6 trappole che impediscono al tuo studio di architettura di spiccare il volo

Per molti architetti, l’idea che il proprio studio possa avere un grande successo è difficile da credere. Quasi IMPOSSIBILE.

Certo, nel mondo di oggi ci sono sicuramente molte sfide che un architetto o un professionista deve affrontare.

Ma spesso, il raggiungimento dei propri obiettivi risulta ancor più lontano da noi, per via atteggiamenti sbagliati e pensieri limitanti che ti impediscono di crescere, di espanderti e di migliorare.

Ho raccolto in questo articolo le 6 trappole più comuni che impediscono agli architetti di raggiungere i propri obiettivi e spiccare il volo.

Sono fantasmi con cui combattiamo tutti prima o poi, o almeno tutti quelli che scelgono di intraprendere la libera professione.

Ti va di parlarne?

Pronti? VIA!

1. Vuoi più clienti ma sei convinto che il passaparola sia l’unico metodo che funziona

Molti architetti hanno sempre lavorato sul passaparola e quindi sono convinti che sia l’unica strada possibile. La verità? Il passaparola è stato e rimane un ottimo modo per trovare nuovi clienti…ma non è l’unico.

Per esempio puoi far crescere il tuo studio costruendo un solido network professionale. Investire nelle relazioni con altre e aziende. Oppure puoi usare Internet per intercettare migliaia di potenziali clienti che stanno cercando un professionista (ma non sanno ancora che esisti).

Ecco perché essere convinto che funzioni solo il passaparola ti potrebbe impedire di esplorare nuove strade meno battute. Strade che forse, nel tuo caso, potrebbero darti più risultati, più in fretta.

2. Non miri alla crescita, ma alla sopravvivenza

Spesso gli architetti hanno una visione miope del proprio futuro, un po’ per via dell’incertezza della libera professione, un po’ perché non sanno REALMENTE come pianificare una strategia di crescita.

Ma diventare un libero professionista rappresenta il primo passo per essere un imprenditore. Un imprenditore che pianifica una crescita sana della propria azienda. Che desidera espandere il proprio business. Che prende decisioni rischiose a volte…ma sempre con l’obiettivo di migliorare.

Ecco perché ho creato l’Academy con l’obiettivo di dare ai professionisti le competenze di marketing necessarie per essere un imprenditore migliore…e DIVENTARE un architetto migliore!

3. Credi che i tuoi clienti siano…tutti!

Pensare che i tuoi clienti siano TUTTI non è di per sé sbagliato ma può risultare molto, molto doloroso. E il motivo è semplice: se il tuo obiettivo è raggiungere TUTTI, allora avrai bisogno di investire molte risorse nel tuo marketing.

Al contrario, se punti a una nicchia specifica del tuo mercato, a un target preciso di clienti, avrai la possibilità di ottenere migliori risultati in termini di marketing qualunque sia il budget e le risorse che puoi investire

4. Pensi che facendo tutto da solo guadagnerai di più

Sono convinto che questo sia successo a molti.

All’inizio della mia carriera freelance pensavo che se avessi delegato – per esempio – gli aspetti più tecnici dei progetti ai miei colleghi, avrei perso soldi. E così, mi riempivo di lavoro inutile che alla lunga:

Mi logorava e non mi piaceva

Mi toglieva tempo da dedicare ad attività più produttive

Quando invece ti focalizzi solo in quello che sai fare meglio, allora non solo dai la possibilità ad altri colleghi di lavorare con te. Non solo alcuni di loro (non tutti) presto o tardi restituiranno il favore.

Ma cosa molto più importante, potrai dedicare il tuo tempo ad attività più importanti che non fare accatastamenti e pratiche di poco conto. Per esempio, lavorare al tuo marketing!

5. Hai paura che i clienti ti dicano NO

Molti architetti hanno paura ad alzare le proprie parcelle e tariffe. Altri si lamentano perché i clienti la tirano per le lunghe prima di decidersi ad affidarti un incarico. Se anche tu ti sei trovato in questa situazione, allora fatti queste domande:

Faresti ancora prezzi bassi se avessi paura che i clienti ti dicano NO alle tue parcelle?

Faresti ancora proposte, sopralluoghi e progetti gratis se avessi paura che i clienti dicano NO quando chiedi di essere pagato prima?

Sicuramente se non avessi paura di ricevere un NO allora i tuoi compensi sarebbero quelli che desideri per davvero, e non muoveresti nemmeno un dito senza un incarico scritto e un acconto pagato.

Ma se veramente vuoi liberarti dalla paura di ricevere un NO, allora (di nuovo) hai bisogno di lavorare sul tuo marketing, in modo da aumentare i clienti in ingresso e – soprattutto – attrarre un pubblico più qualificato.

6. Ti focalizzi sullo strumento ma non sul metodo

Mi capita spesso di parlare con architetti che hanno un’idea tutta loro di come funzioni il marketing. Di solito, le persone pensano che…

“Facebook non è una piattaforma professionale”

Oppure

“Internet non funziona per trovare clienti…ci ho provato ma non ho ottenuto mai nulla”

Ecco, queste sono trappole nel senso che ti impediscono di crescere, non ti mettono nella condizione di IMPARARE cose nuove. Ad esempio, se hai provato in passato ad utilizzare Facebook o Instagram per avere più visibilità senza successo, forse il problema non è lo strumento, ma le modalità con cui hai tentato.

In questo caso, il mio consiglio è quello di approfondire, di studiare, di informarti…eventualmente segui questi consigli su come scegliere il corso di marketing per architetti più adatto a te.

Conclusioni

In questo articolo ho condiviso con te le 6 trappole che impediscono agli architetti – anche quelli di grande talento – di crescere.

Cosa ne pensi TU?

Ti sei mai trovato o trovata a combattere con queste trappole? Lasciami un commento qui sotto e fammi sapere cosa ne pensi!

3 commenti su “6 trappole che impediscono al tuo studio di architettura di spiccare il volo”

  1. Ciao, Gabriele, i complimenti per essere riuscito a sintetizzare così bene l’argomento non sono molto costruttivi per un commento, ma te li scrivo lo stesso.
    Il lavoro su me stesso l’ho cominciato parecchi anni fa, pertanto condivido appieno tutto quello che hai scritto.
    Soprattutto, mi è chiaro ormai da tempo che che tutto va visto in un’ottica molto più ampia rispetto a quella a cui è abituato un architetto che, in Italia, esce da una scuola inadeguata a formare imprenditori, perché di questo parliamo quando ci riferiamo ad un professionista con un suo studio.
    Io sono partito da zero assoluto, senza neanche un parente architetto, neanche di quinto grado…Ho costruito tutto con lavoro e con la passione di chi ha la progettazione e la creatività nel proprio DNA. Oggi ho il mio studio, la mia professione, la mia specializzazione (strada scelta da sempre), il mio blog, che ha appena compiuto 4 anni.
    Grazie per i tuoi contenuti, a presto

    1. Ciao Stefano,
      e infatti il tuo blog è una bomba, l’avevo trovato già qualche tempo fa, se non ricordo male proprio per cercare ispirazioni per un lavoro che stavo seguendo a Firenze.
      Grazie del tuo commento e buon “blogcompleanno” 🙂 Sei un grande!

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