Un Perfetto Curriculum da Architetto: 5 Errori Che Forse Commetti Anche Tu Quando Cerchi Lavoro.

Cerchi lavoro in qualche studio e mandi 1’327 curriculum al giorno, ma nessuno ti risponde? Oggi ti parlerò di come scrivere un perfetto curriculum da Architetto che aumenterà le tue possibilità di trovare lavoro.

Prima di cominciare però, devo essere sincero. Essendo io un fautore del “pensa prima a te stesso” non trovo intelligente perdere tempo in studi di Architettura a fare il disegnatore per 5 Euro l’ora, a meno che tu non parta proprio da zero come esperienza professionale.

Qualunque scelta tu faccia, l’importante è che appena trovi lavoro seguendo i miei consigli ti metti subito a studiare come trovare clienti senza puntare sul solo passaparola, così nelle ore di pausa, invece di perdere tempo su Facebook, investi sul tuo futuro indipendente.

In genere tutti pensano di non saper fare nulla di particolare. In realtà, anche se sei laureato da poco, molto probabilmente sei già più in gamba di altri nel fare rendering, disegni, modelli e calcoli.

Potresti già offrirti al mercato come freelance per ciò in cui sei bravo/brava e trovare clienti autonomamente seguendo i consigli di questo Report di Architetti Freelance. Scoprirai come differenziarti dalla concorrenza per avere più chance e opportunità, promuovendoti con i social network.

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Fai il tuo Curriculum seguendo le indicazioni che ti darò anche se ti occupi di consulenze per altre società e imprese. Alla fine di questo post ti mostrerò anche un esempio di come io stesso mi presento quando punto un’impresa, società o studio a cui offrire i miei servizi.

Evita di fare questi 5 errori killer per le tue possibilità di ottenere un colloquio o un incontro e otterrai presto dei risultati.

Prima di tutto…non puntare a un lavoro. Punta al colloquio.

Forse non ci hai mai pensato, ma il vero scopo di un Curriculum NON è quello di trovare lavoro, ma di fare il passo successivo, cioè ottenere il colloquio con il Grande Capo Che Decide. Quindi, non serve scrivere la tua Storia da quando sei nato ad oggi, passando per i vari lavoretti di cameriere, hostess e baby sitter.

Il tuo CV deve incuriosire ed interessare “chi di dovere”, affinché venga letto dalla persona giusta con l’obiettivo di fissarti un appuntamento conoscitivo.

So già che con questo post mi tireranno addosso un sacco di critiche, ma la verità è che questo metodo ha funzionato e funziona nel settore dell’Architettura. In particolare, è valido se cerchi lavoro nei piccoli o medi studi italiani.

Errore#1: usare un CV formato europeo

I modelli di curriculum tipo il formato europeo e l’ europass fanno schifo e non dovresti usarli, anche se alcune pubbliche amministrazioni lo chiedono ancora.

Il fatto che una piccola percentuale di studi lo richieda, non significa che tu devi rinunciare a fare bene il Curriculum per tutti gli altri.

Lo so che un sacco di gente ti dice che “è obbligatorio” il CV in Formato Europeo… ma sarebbe obbligatorio anche essere messi in regola quando collabori con uno studio. Eppure non mi pare che questo accada spesso.

Il problema, quando hai un CV pre-impostato, è che obblighi un potenziale “capo” a leggere una serie di informazioni NON interessanti (come il tuo codice fiscale o l’indirizzo di domicilio e quello di residenza).

Il tuo futuro capo vuole sapere solo una cosa. Come puoi essergli utile TU? Che vantaggio ha a leggere il tuo Curriculum piuttosto che uno degli altri 200 che ha sul tavolo?

Per rispondere a questa domanda, ti spiego “la tecnica della pantera rosa”, una tecnica che dovrebbe utilizzare ogni architetto prima di fare un colloquio con un potenziale cliente.

Errore#2: non usare la “tecnica della pantera rosa”

Detta anche tecnica dell’architetto investigatore, la tecnica della pantera rosa consiste nello spiare l’attività che svolge lo studio per capire cosa scrivere sul CV.

Ad esempio, potresti scoprire che lo studio in questione si occupa di attività commerciali e negozi. Se hai esperienza in questo campo parlane, fa’ in modo che sia letta dal tuo futuro capo SUBITO mettendola nella prima pagina chiaramente.

L’attenzione di chi eventualmente leggerà il tuo Curriculum è maggiore all’inizio, quindi è lì che devi fare colpo.

Se sei un neolaureato e non hai mai progettato ancora nulla, potresti parlare del tuo progetto di tesi ponendo l’accento su negozi, centri multiservizi ecc. che hai studiato.

Se usi questa tecnica manderai meno curriculum, perché ogni volta dovrai informarti sullo studio a cui scrivi. Allo stesso tempo, però, avrai più possibilità di fare breccia nell’indifferenza del potenziale boss.

Tra l’altro…focalizzarsi su un target di clienti e informarsi sulle loro esigenze è una delle tecniche che scopri scaricando il Report Gratuito di Architetti Freelance per trovare clienti.

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Errore#3: CV senza foto (o con la foto sbagliata)

A parità di Curriculum (cioè se il tuo Curriculum è interessante come quello di un altro e c’è un solo posto disponibile) vince quello con una foto professionale. Chiaramente se metti una foto sfocata delle tue vacanze al mare a torso nudo ti fai autogol, quindi…occhio.

Pur avendo io un piccolo studio, mi arrivano spesso curriculum di aspiranti collaboratori. Un po’ di tempo fa ne ho ricevuto uno con la foto di un tizio con la birra in mano.

Diciamo che, pur amando le bibite alcoliche a base di malto (in particolare l’Ichnusa, mi fa impazzire!), non assumerei nessuno che non faccia il minimo sforzo a cercare una foto decente.

Errore#4: messaggi senza intestazione

Si sa che gli architetti sono vanitosi e vogliono essere considerati unici e migliori di tutti gli altri. Quindi, se metti in copia conoscenza me e l’archistar di quartiere che fa solo concorsi, mi dai fastidio.

Scusami eh, ma dovevo proprio dirlo.

Mi arrivano offerte di collaborazione con 20-30 indirizzi e-mail in copia conoscenza. Molti messaggi che non hanno nemmeno un’intestazione tipo “gentile Gabriele” o “spettabile studio”.

Il corpo di queste fastidiose e-mail si presenta più o meno così:

a”StudioFuffa”

C.c. Gabriele Tontini; Renzo Piano; Gennarino Esposito Architects & Planners;

Salve,

sono interessato a collaborare con il vostro studio. Se volete chiamatemi o scrivetemi.

Allego il cv e il portfolio (attenzione, il portfolio pesa 1 GB quindi potrebbero volerci ore a scaricarlo)

Capisco che tu voglia trovare in fretta lavoro, ma questa tattica non funziona e verrai chiamato solo da studi DISPERATI in cerca di carne fresca da maciullare per stage e tirocini gratis.

Errore#5: non mettere un’ introduzione

Se vuoi farti voler bene da chi ti seleziona ti consiglio di inserire un’introduzione al curriculum di 4-5 righe in cui ti presenti. Questa tua presentazione dovrebbe avere a che fare con il focus dello studio.

Ad esempio se lo studio a cui scrivi si occupa di alberghi, puoi scrivere un’introduzione in cui parli della tua esperienza nel settore turistico-ricettivo e tralasciare il resto.

Se riesci a catturare l’attenzione di un potenziale capo con il tuo CV nell’intro, solo allora è probabile che continuerà a leggere e alzerà quel maledetto telefono.

Esempio

Cliccando sul link qui in basso puoi vedere il mio CV organizzato secondo i consigli che ti ho dato in questo articolo. Come potrai vedere, le informazioni principali sono nella parte in alto accanto alla foto. Tutto il resto viene letto solo se la persona che legge l’introduzione è realmente interessata alla mia figura professionale.

Il curriculum che ti mostro in basso è stato inviato a una società che si occupava di complessi edilizi (si trattava di una consulenza). Per questo l’intestazione è stata modificata mettendo in risalto le mie credenziali per questo settore.

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Con il modello di CV che vedi in alto, 2 volte su 5 è possibile ottenere un colloquio. Chiaramente, prima di inviarlo faccio una telefonata preparatoria per avere qualche informazione in più.

Conclusione

Oggi trovare lavoro come Architetto non è facile. Secondo le statistiche del 2014, il reddito medio di un Architetto Italiano è di 17 mila Euro. Anche per questo molti studi non assumono o hanno un organico ridotto.

Ad ogni modo se davvero ti interessa collaborare con uno studio devi cercare di pensare al CV come un’opportunità per fare lo step successivo: ottenere un colloquio. In molte Università straniere ci sono dei corsi appositi su come fare un Curriculum, mentre in Italia ti dicono semplicemente di usare un formato standard noioso, uguale a tutti gli altri e poco comprensibile.

Il mio consiglio è quello di seguire la filosofia che porto avanti questo blog. Che tu sia un libero professionista o un collaboratore per altri studi, investi su te stesso e sul tuo futuro indipendente. Se hai un’abilità speciale (come disegnatore, renderista o designer) puoi scoprire come trovare clienti per TE e trovare lavoro come Architetto (indipendentemente dal tuo curriculum) partendo da questo Report. Scoprirai 5 modi per trovare clienti con i social network, anche se parti da zero.

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2 commenti su “Un Perfetto Curriculum da Architetto: 5 Errori Che Forse Commetti Anche Tu Quando Cerchi Lavoro.”

  1. Ciao Gabriele,

    grazie mille per questo post. Finalmente un po’ di chiarezza!

    In particolare, posso dire per esperienza che la “tecnica della pantera rosa” fa la differenza tra una candidatura lavorativa come un’altra ed una veramente interessante. Tenere sempre bene in considerazione la cultura dell’ufficio che si sta contattando, l’area di interesse progettuale e i requisiti della posizione lavorativa è qualcosa che ripaga alla grande.

    Insomma, sono un fermo oppositore delle “candidature col pilota automatico”. Ne ho parlato anche in questo articolo sui 7 errori da evitare nella realizzazione di un portfolio (che è importante almeno quanto il CV per noi architetti!): http://ctrl-z.it/7-errori-portfolio-architettura/

    Spero che questa risorsa possa tornare utile ai tuoi lettori 😉

    Federico

    1. Ciao Federico, senz’altro tornerà utile non solo ai miei lettori ma anche a me, che a livello grafico sono una vera “zappa” 🙂
      Grazie mille per il tuo contributo,
      A presto!

I commenti sono chiusi.