I 4 pilastri del personal branding per architetti

Ho ricevuto decine di email da architetti che mi chiedono cosa sia questo famoso “personal branding”, un elemento davvero molto importante per qualunque architetto freelance.

Così, al fine di fare un po’ di chiarezza, ho deciso di rispondere a tutti in questo articolo, ricco di video e contenuti extra, in modo da soddisfare questa richiesta una volta per tutte 🙂

Pronti? Via!

Cos’è il personal branding?

Il personal branding è l’insieme delle attività di marketing che hanno come obiettivo quello di promuovere il tuo brand personale. Anche se di solito la parola “brand” viene associata alle aziende o alle grandi firme, nel caso del “personal brand” l’azienda si identifica in pieno con la persona che la rappresenta.

Vuoi qualche esempio?

Renzo Piano, Massimiliano Fuksas o Rem Koolhas sono architetti che si identificano al 100% con i propri studi. Di conseguenza, promuovere sé stessi equivale a promuovere la propria azienda, la quale vive proprio grazie all’immagine del fondatore (e non potrebbe esistere senza).

Ma se ancora non ti è chiaro cosa sia il personal branding allora ecco una definizione ancora più approfondita di Riccardo Scandellari – autore del libro “Fai di te stesso un brand” e punto di riferimento su questo argomento in Italia.

Quindi perché creare un personal brand è importante?

Un po’ perché in Italia ci sono troppi architetti, un po’ per la flessione del mercato, nel mondo di oggi molti professionisti fanno fatica a trovare spazio per esprimersi.

Avere un forte personal brand invece ti permette di differenziarti dagli altri architetti, di essere autorevole, di diventare un punto di riferimento nel tuo settore. Di conseguenza sarai in grado di attirare committenti che ti rispettano e ti apprezzano ed ottenere incarichi di maggior qualità.

Quanto tempo ci vuole per costruire il tuo personal brand?

La costruizione del proprio brand è qualcosa che fai costantemente a forza di creare contenuti – ad esempio creando articoli di valore sul tuo blog, post su Facebook, Instagram o Linkedin.

Spesso per vedere i primi risultati ci vogliono mesi o anni, ma la buona notizia è che di solito un forte brand è “duro a morire”. Se hai fatto un buon lavoro di differenziazione e sei arrivato al pubblico giusto, allora nel tempo sarà relativamente semplice mantenere vivo il tuo brand.

Pss… se questi argomenti ti interessano allora ricordati di dare un’occhiata all’Academy di Architetti Freelance, il corso di marketing per architetti più completo e avanzato in Italia.

Come si costruisce il personal brand di un architetto?

Ogni esperto di marketing o guru potrebbe sicuramente dare un’interpretazione diversa di “come si costruisce il personal brand di un architetto”.

Nella mia esperienza ho individuato 4 elementi fondamentali che possono rappresentare i pilastri che sostengono il personal brand di un architetto.

In pratica, il punto di partenza consiste nell’individuare:

1. Una “categoria”

Renzo Piano è stato il più illustre rappresentante della categoria High Tech, e questo lo ha immediatamente differenziato dagli altri architetti dandogli quella spinta iniziale per fare i progetti che tutti conosciamo.

Ora, senza andare a scomodare il Senatore, il tuo punto di partenza è sicuramente quello di individuare la categoria, cioè il tuo mercato o la tua nicchia.

Si tratta di restringere il TUO campo professionale e passare dal classico architetto che si occupa di tutto (residenze, hotel, progetti urbani e palazzi) all’architetto specialista, quello che crea costantemente contenuti mirati nel proprio settore.

2. Una missione

Individuare la tua missione è sicuramente il secondo pilastro che sostiene il tuo personal brand. Simon Sinek, autore del bestseller “Start with why” afferma che…

“Le persone non comprano ciò che fai…ma il PERCHE’ lo fai”

Sinek parte da un semplice presupposto: la maggior parte degli imprenditori e delle aziende organizzano la loro comunicazione mettendo al primo posto il “cosa” fanno…

Dimenticando però di dire ciò che ha un maggiore impatto comunicativo con il pubblico: il “perchè lo fanno”.

Ian Gehl è sicuramente un architetto che, abbracciando a pieno lo spirito del “perché”, ha messo la persona al centro della propria comunicazione e la sua missione è proprio questa.

La sua missione sembra dire proprio questo.

“A differenza degli altri studi che fanno progetti e masterplan sulla base di disegni astratti, noi progettiamo città e spazi a misura di uomini e donne perché vogliamo città in cui le persone siano felici”.

Questo è un po’ il cuore del messaggio di Simon Sinek, di cui puoi vedere uno dei migliori interventi in questo video di TEDX.

3. Un pubblico di riferimento

Il terzo pilastro del personal brand è il tuo pubblico. In altre parole, dovrai individuare esattamente a chi ti rivolgi.

Ci sono diversi motivi per cui questo pilastro è così importante. Innanzitutto, se sei un architetto e non disponi del budget delle multinazionali, dovrai far sì che il tuo messaggio, i tuoi contenuti, siano diretti a un pubblico più ristretto.

Allo stesso tempo, restringendo il pubblico la tua comunicazione sarà più efficace perché potrai andare a colpire quelle che sono le esigenze, i problemi e le necessità delle persone a cui ti rivolgi (cosa che non puoi fare se NON conosci bene la tua audience).

4. Una comunicazione costante

La creazione del tuo personal brand NON può essere un esercizio stilistico, né rimanere sulla carta.

Una volta definiti i primi 3 pilastri, dovrai comunicare in maniera costante, tenendo sempre conto della tua categoria, delle motivazioni che ti spingono e delle esigenze del tuo pubblico di riferimento.

Internet è sicuramente il canale adatto per diffondere e rafforzare il tuo personal brand, a patto che tu sappia come usarlo. Ma se non sai da dove partire e hai paura di sbagliare, allora clicca qui sotto e scarica gratis la mini-guida “5 modi per trovare clienti con i Social Network”.

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