Molti architetti quando pensano di creare il proprio portfolio di architettura sono convinti che più sarà ricco e migliore sarà il risultato.
Già mi immagino l’emozione di chi sta visionando ogni singolo progetto all’interno del documento infinito, partendo sin dai primi schizzi universitari.
Scusa ma… solo all’idea non lo trovi terribilmente noioso?
Sei proprio sicuro che questo sia il modo migliore per creare un portfolio di architettura accattivante?
Sono noia e monotonia le sensazioni che vuoi trasmettere a chi lo sta visionando (magari proprio un potenziale datore di lavoro)?
Continua a leggere, perchè in questo articolo troverai consigli pratici per creare al meglio il tuo portfolio di architettura e quali sono gli errori da non commettere.
Innanzitutto, cos’è un Portfolio di Architettura?
Il portfolio di un architetto, sia esso già un professionista, sia ancora studente è uno strumento fondamentale per presentare i propri lavori.
Ma non solo, anche per dare risalto e dimostrare la propria bravura e le proprie competenze.
Costruito e presentato attraverso l’attenta selezione di disegni, immagini, testi e fotografie, il portfolio di architettura rappresenta un record di esperienza che dimostra le competenze, i metodi e le capacità architettoniche acquisite nel tempo.
Attraverso un portfolio di architettura si possono far vedere quali sono le capacità che si possono mettere in gioco per un futuro datore di lavoro.
Questo che si tratti di una posizione all’interno di uno studio di architettura, o di un progetto privato direttamente associato a un cliente.
Nella maggior parte dei casi è molto improbabile che venga assegnato un impiego o una posizione senza aver prima visionato il portfolio personale.
Questo per un semplice motivo: è uno strumento rapido in grado di fornire la prova delle proprie capacità.
Per questo potremmo anche definirlo come una specie di carta d’identità lavorativa.
Come realizzare un Portfolio di Architettura

Per parlare di come realizzare un portfolio di architettura, possiamo iniziare con una delle definizioni di Carlo Ratti sull’argomento:
“Non c’è una formula perfetta di portfolio, molto dipende anche dal ruolo per cui si sta facendo domanda e dall’esperienza maturata. In generale, un buon portfolio deve essere considerato come un bel romanzo, la cui voglia di leggerlo cresce mano a mano che si scorrono le pagine… Insomma, il racconto delle proprie esperienze e capacità professionali.
Importante, quindi, che i progetti siano collegati tra loro secondo un filo logico.” (Fonte)
Detto questo, ci sono alcuni accorgimenti che si possono prendere per ottenere ottimi risultati.
Vediamoli insieme:
#1 Portfolio di architettura PDF oppure online?
Partendo proprio dalle basi…
Quale tra i due formati scegliere?
Ne esiste uno “migliore” o da preferire a prescindere?
Non ci si dovrebbe mai fossilizzare su una singola parola, ma di solito, scegliere il formato PDF, risulta essere la soluzione migliore secondo diversi aspetti.
A prima vista si può pensare che creare il proprio portfolio di architettura su un modello online sia più semplice e veloce.
E su questo non posso darti torto.
Il modello PDF però presenta altri vantaggi preferibili.
Innanzi tutto funziona su ogni dispositivo, può essere facilmente scaricato e non è necessario l’accesso a Internet per leggerlo.
Inoltre, utilizzando un Portfolio di architettura come PDF si può avere il controllo completo dell’aspetto e della formattazione del proprio lavoro.
Si può anche avere il vantaggio di promuovere le tue capacità di progettazione grafica invece di utilizzare modelli già pronti.
Assicurati solo che la dimensione del tuo file non superi i 5 MB in modo che possa essere inviato e letto con ogni servizio di posta elettronica.
#2 Versatilità e adattamento
La prima domanda che dovresti porti prima di iniziare a organizzare il tuo portfolio di architettura è “a chi lo devo proporre?”.
Se stai facendo domanda per una posizione in uno studio di architettura, ti consiglio come prima cosa di svolgere delle ricerche online.
Prova a scoprire qual è il campo principale dei loro progetti (architettura del paesaggio, design di residenze, design di interni) e adeguati di conseguenza.
Evidenzia i progetti più rilevanti per loro e concentrati su quelli che ritieni possano aggiungere una nuova prospettiva all’azienda.
Mostra loro che hai capito completamente il ruolo che dovresti seguire, ma devi anche offrire un punto di vista fresco e innovativo sul design e sull’architettura.
Proprio per questo motivo, non si può parlare di un unico portfolio di architettura.
Creane diversi, personalizzati a seconda del pubblico a cui dovrai mostrarlo.
#3 Crea una copertina accattivante
Trattandosi della prima pagina, non puoi perdere l’occasione di fare un’ottima prima impressione.
Scegli una foto professionale adeguata di te stesso e attieniti solo alle informazioni pertinenti e necessarie sulla tua istruzione e esperienza lavorativa.
In quest’epoca di globalizzazione con aziende che espandono i loro progetti all’estero, la conoscenza delle lingue straniere è molto apprezzata, quindi non dimenticare di menzionarle.
Stesso discorso per quelle che sono le tue competenze informatiche relative a programmi di progettazione che puoi facilmente utilizzare anche per creare rendering in architettura.
#4 Seleziona i tuoi migliori progetti

Troppo spesso capita di cadere nella trappola di voler presentare a tutti i costi ogni singolo progetto svolto, dal primo anno di scuola di architettura all’ultimo schizzo.
Questo risulta però essere controproducente.
Il risultato al quale si dovrebbe ambire non è quello di mostrare obbligatoriamente tutto.
Anzi, dovrebbe essere quello di voler far vedere il meglio, ciò che ci caratterizza di più.
Un portfolio infinito rischia non non dare la giusta attenzione a quei progetti davvero importanti, rischiando di perderli nel mucchio.
Prenditi un momento e seleziona 10 / 15 progetti che riflettono meglio il tuo lavoro e le tue capacità.
Se hai dubbi su un progetto, sui suoi risultati o pensi che non si adatti al profilo dell’azienda, lascialo fuori.
Nel caso in cui desideri concentrarti sulla tua evoluzione nel corso degli anni, prova a non tornare indietro di oltre 5 anni.
L’intero discorso sulla selezione è strettamente legato al prossimo punto:
#5 Portfolio di architettura: “Less is more”

Come diceva il famoso architetto tedesco Mies Van Der Rohe, “less is more”.
Mantieni il tuo portfolio il più semplice e breve possibile, presentazioni e testi lunghi tendono ad esaurire e confondere il lettore e a distrarlo dallo scopo principale: creare una breve immagine della tua personalità e delle tue capacità in breve tempo.
Di solito, le aziende non dedicano più di 1 minuto a ciascun portfolio, quindi assicurati che in questo lasso di tempo possano ottenere il meglio dal tuo lavoro e dalla tua esperienza.
Dare loro un’idea generale di ogni progetto, alcuni indizi sul problema di progettazione, processo e soluzione finale, utilizzando un testo leggibile minimo accompagnato da immagini pertinenti in alta qualità.
Meno hanno bisogno di leggere per capire le tue idee, meglio è.
Invece di analizzare a fondo ogni fase del processo di progettazione, etichetta le immagini con brevi commenti che mostrano le tue intenzioni seguite dal contenuto visivo.
Portfolio di architettura: gli errori da non commettere
Come in ogni cosa, bisogna fare attenzione a quelli che sono gli errori più comuni e cosa evitare per vanificare gli sforzi fatti nella creazione del proprio portfolio di architettura.
Spesso e volentieri la poca esperienza è la prima causa ma vorrei andare più nel dettaglio, elencando i 3 principali errori da non commettere.
#1 Non complicare troppo la forma

Quando si crea un personale portfolio di architettura (soprattutto se si è alle prime armi) ci si può imbattere nella tentazione di modificare troppo il layout.
Aggiungere molti colori in pagine diverse o font personalizzati o sfondi esagerati rischiano di generare confusione.
Infatti, il focus del tuo portfolio di architettura dovrebbe essere sul lavoro interno, non sul design della sua impaginazione.
Non fraintendermi, il layout del tuo portfolio è estremamente importante.
E in quanto tale, è meglio che sia semplice, chiaro e pulito.
Il layout del tuo portfolio di architettura deve essere tale da presentare al meglio i tuoi lavori.
Non di creare confusione o distrazione.
#2 Evitare un’eccessiva influenza dall’esterno
Ognuno di noi è diverso, unico e lavora a modo suo.
E’ un dato di fatto.
Proprio per questo motivo bisogna essere consapevoli e sicuri dei propri lavori.
Può capitare spesso che, quando si crea il proprio portfolio di architettura, si ricerchino e chiedano troppi suggerimenti e feedback esterni.
Fino ad un certo limite è lecito, ma se si arriva al punto di lasciare che i commenti ed i suggerimenti degli altri controllino le nostre decisioni su come organizzare il portfolio, avrai un problema.
Il tuo portfolio di architettura non rispecchierà più la tua identità.
Se sei abituato a tenere conto di tutti i commenti, suggerimenti e opinioni esterne, è naturale pensare che il tuo portfolio di architettura debba essere trattato allo stesso modo.
Non commettere questo errore.
#3 Ordinare i progetti con una timeline
Proviamo a fare un ragionamento insieme.
Se ti immagini di dover elencare i progetti che hai realizzato, come ti muoveresti?
Scommetto che la tua risposta è: iniziando dal primo e proseguendo in ordine cronologico.
Certo, se hai risposto così il tuo portfolio sarà noioso in quanto uguale a quello di tutti gli altri.
E’ ciò che vuoi?
Se ti interessa crearne uno che si differenzi dagli altri, prova ad interpretarlo in modo diverso.
Potresti per esempio raggruppare i tuoi progetti per concetti o per argomenti.
Perchè fermarsi a definire il proprio portfolio come una sequenza temporale di eventi quando gli si può dare un significato diverso?
Puoi raccontarlo come una storia sulle tue capacità, esperienze ed abilità.
Se tratterai il tuo portfolio in modo diverso avrai l’opportunità di impressionare le persone a cui lo proporrai.
Conclusioni
In questo articolo ti ho parlato di che cos’è un portfolio in architettura e di come realizzarlo.
Nello specifico abbiamo visto che è meglio:
- Scegliere tra portfolio PDF e portfolio online
- Avere spirito di versatilità e adattamento
- Creare una copertina accattivante
- Selezionare i progetti migliori
- Scegliere la filosofia “Less is more”
Inoltre abbiamo visto 3 dei principali errori da non commettere quando si crea un portfolio di architettura:
- Non complicare troppo la forma del Portfolio
- Evitare troppa influenza dall’esterno
- Ordinare i progetti con una timeline
Quali consigli daresti a chi deve creare un portfolio di architettura da zero?
Faccelo sapere con un commento.